Molti genitori fanno ai figli domande malaccorte e vogliono una riposta specifica. Per esempio, di fronte alla madre, il padre chiede al bimbo a chi dei due vuole più bene. Ovviamente si aspetta che il bambino lo preferisca. Il bimbo esita dato che cerca di trovare una risposta. Per alcuni attimi rimane in silenzio pensando che, se dice di mare di più il padre, la madre ne sarà ferita e se dà la preferenza a sua madre, suo padre s’offenderà. Dopo un po' di riflessione, fissa gli occhi impazienti dei genitori e con quieta saggezza, fiducioso, risponde che ama entrambi allo stesso modo. Purtroppo, questa intelligente risposta non soddisfa molti genitori inesperti che insistono perché scelga uno dei due. A questo punto nel bambino si manifesta l’ipocrisia perché costretto (e forse contro la propria opinione), dà la preferenza al genitore che gli concede maggiori vantaggi materiali. Sebbene possa nutrire più affetto per sua madre, dice al padre:” Naturalmente voglio più bene a te” - perché dipende da lui materialmente o perché ha paura che si arrabbi. Più tardi, in assenza del padre, la madre lo sgrida e lo accusa di ingratitudine e slealtà. Con perfetta onestà, il bambino dice: “Mamma, naturalmente voglio più bene a te che al babbo, ma ho dovuto rispondere così perché in tal modo mi comprerà le scarpe nuove. Se non avessi risposto così, non me lo avrebbe comprate”. Ovviamente, agire così con i bambini è molto pericoloso e porta a conseguenze indesiderabili dal punto di vista morale e educativo.
Se in famiglia regnano amore e affetto, se il padre e la madre sono uniti come un’anima sola e godono di un’intimità vera, qualsiasi parola possano dire, qualsiasi ordine possano emettere e qualsiasi istruzione possano impartire, sarà stato precedentemente stabilito in consultazione e concordato fra loro., dimostrando completa unità e sincera unione. Nella famiglia in cui regna l’alienazione, come conseguenza si ha buio assoluto: la discordia cresce sfrenata fra i bambini e non esiste rispetto per i genitori; tristezza e dolore, malinconia e frustrazione si manifestano alternativamente; i pensieri e le opinioni del padre e della madre non sono concordi e l’uno tratta l’altro come un estraneo. La madre nasconde pensieri, parole e azioni al marito, mentre egli le cela le sue intenzioni e attività. Lei lo denigra, mentre lui la considera meno di nulla e la disprezza diminuendone il prestigio agli occhi dei figli; entrambi impiegano il loro tempo pensando ai vantaggi personali, provvedendo al futuro e a sbarcare il lunario.
È evidente, quindi, che il padre e la madre devono essere d’accordo su tutti gli aspetti dell’educazione, evitando qualsiasi tipo di discordia e contesa, in modo che le faccende familiari siano condotte con disciplina e ordine, sulla base di soldi principi.
Dai bambini deve irradiare spirito d’amore e d’affetto. La luce dell’unità deve ardere nel loro cuore e l’ambiente familiare, attraverso questa bontà, deve divenire un giardino di rose, i figli devono rivolgersi ai genitori con reverenza e non percepire alcuna disunità fra loro, così che una volta cresciuti possano divenire servitori sinceri dell’umanità.