ANORESSIA NERVOSA
L’espressione anoressia nervosa derivante dal greco significa “perdita dell’appetito” e dal termine latino che indica l’origine nervosa del disturbo.
L’anoressia nervosa è una sindrome caratterizzata da tre criteri principali:
1) Il primo è rappresentato da inedia autoindotta che raggiunge un grado significativo, un comportamento.
2) Il secondo criterio include un desiderio di magrezza incontrollabile o una paura morbosa della grassezza, una psicopatologia.
3) Il terzo è la presenza di segni e sintomi medici derivanti dall’inedia, una sintomatologia fisiologica.
L’anoressia nervosa è spesso, anche se non sempre, associata a disturbi dell’immagine corporea, ossia alla percezione di essere grasso nonostante una ovvia condizione medica di inedia. La distorsione dell’immagine corporea è disturbante ma non è patognomonica, invariabile o necessaria per formulare la diagnosi.
Vi sono due sottotipi di anoressia nervosa:
A) il tipo con restrizione
B) il tipo con abbuffate/condotte di eliminazione.
L’aspetto che accomuna i sottotipi dell’anoressia nervosa è l’enfasi eccessiva posta sulla magrezza come fonte vitale e, talvolta, come unica fonte di autostima. Il peso e, in minor misura, la forma diventano la preoccupazione principale e logorante quotidiana di pensieri, umori e comportamenti.
Circa metà dei soggetti che soffrono di anoressia perde peso riducendo drasticamente l’assunzione di cibo. L’altra metà non solo segue una dieta ma, inoltre, compie regolarmente delle abbuffate seguite da condotte di eliminazione. Alcuni pazienti ogni volta che ingeriscono anche piccole quantità di cibo adottano condotte di eliminazione. L’anoressia nervosa è assai più prevalente nelle femmine e, in genere, esordisce durante l’adolescenza. Le ipotesi di un disturbo psicologico sottostante in giovani donne affette dal disturbo includono conflitti relativi al passaggio dell’essere ragazzine al diventare donne. È stato suggerito che anche questioni psicologiche correlate a sensazioni di impotenza e difficoltà a stabilire l’autonomia contribuiscono allo sviluppo del disturbo.
I sintomi bulimici possono comparire come un disturbo distinto (bulimia nervosa) o come parte dell’anoressia nervosa. Le persone che sono affette da questi disturbi sono eccessivamente preoccupate per peso, cibo e forma corporea. L’esito dell’anoressia nervosa varia dalla guarigione spontanea ad un decorso caratterizzati da alti e bassi fino alla morte.
L’anoressia nervosa esordisce a metà dell’adolescenza, anche se nel 20% dei pazienti l’inizio l’avvio al disturbo avviene dopo 20 anni. L’età piu comune dell’esordio è tra i 14 e i 18 anni (circa 0.5 e l’1% delle ragazze adolescenti). Il disturbo è dalle 10 alle 20 volte più frequente nelle ragazze piuttosto che nei ragazzi. Inizialmente si manifestava nelle classi sociali più elevate, ma recenti studi con confermano più tale distribuzione. Comunque, rimane più frequente nei paesi sviluppati ed è maggiormente osservabile tra giovani donne che svolgono una professione che richiede l’essere magre, quali le fotomodelle e le ballerine di danza classica.
Le condizioni psichiatriche in comorbidità associate all’anoressia nervosa: nel complesso l’anoressia nervosa è associata nel 65% dei casi a depressione, nel 35% dei casi alla fobia sociale e nel 25% dei casi al disturbo ossessivo-compulsivo.
In generale le condizioni psichiatriche in comorbidità associate all’anoressia nervosa sono: qualsiasi disturbo affettivo, disturbo depressivo intermittente, depressione maggiore, depressione minore, Mania/Ipomania, qualsiasi disturbo d’ansia, disturbo fobico, disturbo di panico, disturbo d’ansia generalizzata, disturbo ossessivo-compulsivo, abuso/dipendenza da qualsiasi sostanza, droga, alcol, schizofrenia, qualsiasi co-diagnosi, 3 o più co-diagnosi, Maggiore nelle donne single, età tra 23-25 anni (∓) 10 anni. Articolo continua…
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